Il 27 gennaio ricorre la “Giornata della Memoria”, giorno dedicato alle vittime del dramma della Shoah ebraica (anche chiamata col nome di Olocausto). La tragedia, che colpì soprattutto gli ebrei, ma anche numerosi gruppi etnici e religiosi ritenuti “indesiderabili” dalla dottrina nazista (prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, nazioni e gruppi etnici quali rom, sinti, jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali, malati di mente e portatori di handicap), rappresenta allo stesso tempo uno dei fatti più importanti, sconvolgenti ed inumani nella storia dell’uomo, un fatto ancora oggi difficile da accettare, da comprendere e soprattutto da spiegare, specie se il compito tocca a un genitore nei confronti di un bambino.
Perché è importante spiegare la Shoah ai bambini?
Sebbene al mondo succedano tante cose orribili che non si vorrebbe mai raccontare ai bambini, conoscere la storia è importante per aiutarli a diventare gli adulti di domani. In fondo la Giornata della Memoria serve anche a questo.
Spiegare la Shoah ai bambini è ovviamente difficile, ma rimandare all’infinito è inutile, perché prima o poi il momento arriva, magari sotto forma di domanda estemporanea dopo il servizio del telegiornale sulla Giornata della Memoria, oppure come richiesta di ulteriore chiarimento dopo una lezione a scuola. Il compito va svolto con attenzione e soprattutto grande delicatezza, perché la sensibilità dei bimbi non va certo sconvolta con rivelazioni brutali. Allo stesso modo è inutile liquidare in fretta la questione con espressioni retoriche del tipo “una cosa brutta”, oppure “una cosa che non deve succedere mai più”. E se i bambini delle medie anche a scuola affrontano la questione in modo più completo, con i bambini più piccoli (elementari o anche meno) bisogna usare ancora più tatto, perché i concetti spiegati sono troppo difficili per essere compresi.
Una soluzione è raccontare la cosa sotto forma di storia, usando parole semplici e comprensibili, che loro conoscono, senza avere paura di spingersi più in là se notate che la loro curiosità non è stata soddisfatta. In questo caso potete far leggere loro dei libri sul tema o assistere insieme a qualcuno dei film che trattano l’argomento, magari scegliendone uno (ce ne sono diversi) che ha come protagonista anche un bambino.
Libri sulla Shoah per bambini
Anche se per i temi trattati esulano dai libri per bambini che raccontano fiabe, ci sono diversi libri che possono aiutare a spiegare la Shoah ai bambini. In particolare suggeriamo:
- “L’amico ritrovato” di Fred Uhlman
- “Il diario di Anna Frank” di Anna Frank
- “Portico d’Ottavia 13” di Anna Foa.
- “Il bambino con il pigiama a righe” di John Boyne
- “L’albero della memoria: la shoah raccontata ai bambini” di Anna e Michele Sarfatti
- “In punta di stella. Racconti, pensieri e rime per narrare la Shoah” di Anna Baccelliere e Liliana Carone
Film sull’Olocausto per bambini
Attenzione, non si tratta di film pensati espressamente per raccontare la Shoah ai più piccoli, ma di pellicole di spessore sull’argomento, pluri-premiate, entrate di diritto a far parte dei grandi classici sul tema dell’Olocausto. Non è insolito che, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio, alcuni di questi film vengano trasmessi anche in televisione. Prova a guardare la guida tv!
Tra questi capolavori vi suggeriamo di cominciare con “La vita è bella”, di Benigni, per via dei toni delicati e del fatto che la narrazione è basata sulla prospettiva di gioco innocente che il protagonista vuole dare al suo bambino.
- “Train de vie – Un treno per vivere” di Radu Mihăileanu
- “Shindler’s list” di Steven Spielberg
- “La vita è bella” di Roberto Benigni
- “Il bambino con il pigiama a righe” di Mark Herman tratto dall’omonimo romanzo
- “Jona Che Visse Nella Balena” di Roberto Faenza