La splendida notizia, di quelle che vorremmo sentire più spesso, arriva dalla Svezia a suon di like e condivisioni sul web. La settimana scorsa, durante le fasi immediatamente precedenti il fischio d’inizio della partita tra Svezia e Germania, valida ai fini delle qualificazioni per il mondiale di Brasile 2014, il centrocampista svedese Kim Kallstrom è stato protagonista di un gesto semplice e al tempo stesso straordinario.
Il giocatore, come pure i suoi compagni, è sceso in campo accompagnato da un bambino che gli faceva da mascotte. Max, questo il suo nome, è però un bimbo speciale, affetto da un raro disturbo dello sviluppo, caratterizzato da comportamenti autistici. Accortosi che il piccolo Max era leggermente nervoso lungo i tunnel che portano al campo, Kallstrom ha messo da parte i panni del calciatore e ha vesti quelli dell’uomo, dell’amico, abbracciando e rassicurando il bambino. Così tranquillizzato, Max ha potuto godersi fino in fondo i 15 minuti da sogno al fianco dei suoi idoli.
In seguito Emil, padre del piccolo Max, ha ringraziato il calciatore con una lettera commovente, che è stata condivisa e ripresa da diversi profili e pagine fan su Facebook.
Per la cronaca, la partita è finita 5 a 3 per la Germania, ma il vero vincitore è stato senz’altro l’amore per il prossimo.