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mikki willis bambino vuole bambola

Video: Il bambino vuole in regalo una bambola

Viviamo in un mondo in cui il discrimine di genere è sempre più forte. I pregiudizi legati a maschi e femmine, fin dal momento della loro vita in cui sono bambini e bambine, riguardano colori, libri, fiabe, abiti, attività, linguaggio e addirittura sentimenti. Purtroppo nemmeno i giocattoli sfuggono a questa triste realtà, e invece non solo dovrebbero, ma addirittura possono essere il punto di partenza per rivedere la nostra società.

Perché, ad esempio, adottare lo stereotipo della bambina che ama giocare con le bambole e del bambino che invece vuole i robot? Non potrebbe essere il contrario? E se invece fosse il bambino a volere una bambola, magari in regalo per il suo compleanno, ci sarebbe qualcosa di male?

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Lo spunto per una riflessione del genere ce l’ha offerto l’utente di Youtube Mikki Willis, che la scorsa estate, in macchina con i suoi due bellissimi bambini Azai e Zuri, ha caricato un video breve nella durata ma potente nel significato. Il papà è andato con i suoi bambini  in un negozio di giocattoli, per accompagnare suo figlio Azai a cambiare un regalo doppione ricevuto per il compleanno, e il dolcissimo Azai ha sorpreso tutti scegliendo in cambio una bambola. Se mentre leggete questa storia vi viene in mente qualcuno che storcerebbe il naso all’idea, vi consigliamo di fargli vedere e sentire lo splendido messaggio del papà, che – felicissimo della scelta del bimbo – davanti alla telecamera promette ai suoi figli di amarli e accettarli sempre, indipendentemente dalla vita che sceglieranno.

Video: bambino ha scelto come regalo una bambola

Che dire, le parole del papà (peraltro molto affascinante) ci hanno profondamente emozionato, e ci hanno ricordato un’altra storia altrettanto bella, sempre firmata da un papà, dove un bambino aveva scelto il costume di Elsa di Frozen per mascherarsi. Siamo davvero contenti che esistano genitori così, in grado di amare i propri figli oltre i limiti dettati dai luoghi comuni e dalle convenzioni, e speriamo che tanti altri, possano prendere esempio da loro.